domenica 20 dicembre 2015
Recensione - Trattoria della Posta
Sotto richiesta del mio genitore maschio di andare alla ricerca di un ristorante torinese dove facciano la celeberrima Finanziera ci lanciamo verso questo sconosciuto locale molto ben recensito.
La location è un po' anonima, sulla traversa di una strada che costeggia il Po, non distante dal Parco del Valentino. Nonostante ciò, risulta facilissimo da trovare e l'insegna con la promessa "specialità formaggi" fa presagire bene.
Entriamo preoccupati per la mancanza di persone, ma veniamo accolti con tutti i dovuti crismi dall'ospite di questa locanda che ci fa accomodare in un ambiente casalingo ma sontuoso, ricco di orpelli tipico di una buona bettola familiare.
In breve il locale si riempie, e ci accorgiamo che il menù non è alla carta, ma sono scelte fra tre possibilità per portata, cosa che a mio parere garantisce una più curata attenzione al cibo in sé.
La mia scelta va sull'antipasto caldo di formaggi e ovviamente la finanziera, che per chi non lo sapesse è un piatto umido composto da frattaglie di pollo con sottaceti ed altre prelibatezze.
L'antipasto arriva lesto, portato dalla gradevole genitrice dell'ospite, il piatto è ricco e articolato: troviamo infatti numerose versioni di finger food "al formaggio" tipici della tradizione piemontese, dalla frittata verde alle crocchette al formaggio.
All'assaggio ogni portata rientra perfettamente nei crismi dovuti della tradizione del nord-ovest, di cui come saprete sono un cultore, e con un bel rosso l'ambiente si fa leggero e conviviale.
Non tarda ad arrivare poi la finanziera, che risulta essere un bouquet di sapori unico, vivo grazie alla forza delle frattaglie cucinate a regola d'arte e supportate dalle verdure unite in cottura ad esse.
Per essere la prima volta che assaggio questo piatto, è un vero piacere per gli occhi e il palato.
Alla cassa il prezzo è abbordabile in correlazione alla qualità e quantità del cibo, e il proprietario non manca di offrirmi una grappa aromatizzata con varie erbe dell'orto.
Un piacere insomma, un ritaglio di antichità in un tempo moderno non sempre piacevole.
PS: Se volete dare un'occhiata al sito, è un simpatico intermezzo che alimenterà la vostra curiosità. A voi il link.
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